Y2K in cantiere
(Manutenzione 2004 -
Giovedì 8 Aprile)
Come lo scorso anno, Y2K e Futura sono pronte per la loro
visita al "salone di bellezza".
Prenotiamo il periodo di
manutenzione con largo anticipo: 8-9-10 Aprile 2004, approfittando del periodo
di vacanze Pasquali, anche Ale questa volta può partecipare ai lavori. Con
nostro immenso stupore, il nostro Tattico decide di venire con noi in qualità di
supervisore di tutto il cantiere.
Scegliamo lo stesso cantiere nautico dell'anno precedente, ci siamo trovati molto bene, ma per questa volta, decidiamo di lavorare noi alla carena (primer e antivegetativa), lasciando la lucidatura dello scafo agli addetti del cantiere.
Max acquista l'antivegetativa Marlin: un blu navy (finalmente !! Dopo anni di azzurrino !!!) a matrice dura per Y2K, il consueto rosso mattone autolevigante per Futura.
Siamo pronti, la macchina è stipata con tutti gli attrezzi necessari, per ultimo entrano il trasportino e, naturalmente Willy, contrariato come al solito durante questi momenti.
Partiamo la sera di mercoledì 7 Aprile, piove e le previsioni
non sono affatto belle, ma almeno pare che il vento sia piuttosto clemente.
Raggiungiamo Aregai verso mezzanotte, salutiamo Marco e ci accordiamo sugli
ultimi dettagli per l'indomani.
Filiamo subito a letto addormentandoci al suono
delle gocce di pioggia che colpiscono gli osteriggi.
L'indomani mattina sveglia alle 7.30, incredibilmente c'è il
sole !
E' una bellissima giornata di quelle che risvegliano la voglia di andar per
mare, di esplorare nuovi orizzonti, ma ahi noi... dobbiamo solo fare 5 miglia
per raggiungere Sanremo al di là di capo dell'Arma.
Y2K esce per prima dall'ormeggio per fare un pochino di posto a Futura, Marco è
da solo e deve fare le cose con calma, in più essendo in due è meglio andare per
primi all'ormeggio a Sanremo per aiutare Marco al suo arrivo.
Nei nostri piani abbiamo fatto i conti senza l'oste... Y2K non supera i 4 kn di velocità, ed il motore non riesce a salire oltre i 1.550 rpm... o la carena è davvero sporca o la Max Prop non lavora bene. Marco da lì a poco ci supera... anche Futura non va pieni giri ma è molto meglio di Y2K. Durante la navigazione c'è un venticello frizzante che raggiunge anche i 15 kn, sempre al giardinetto... ad avere avuto le vele... sì perchè né Y2K né Futura hanno vele a bordo, sono in veleria per un trattamento di pulizia e manutenzione.
Marco con Futura ormeggia al pontile carburanti, non sono
nemmeno le 9.30. Arriviamo con Y2K verso le 10, anche noi al pontile carburanti,
abbiamo qualche piccola difficoltà, accentuata dall'handicap del motore che non
sale di giri, ad accostare (il vento è salito a 20kn), ma poi tutto finisce
senza alcun problema molto velocemente.
Adesso inizia l'attesa estenuante di cui abbiamo già avuto una piccola
esperienza lo scorso anno. La gru è impegnata a mettere in acqua altre barche,
solo dopo solleverà le nostre.
L'addetto ai carburanti è un pochino stressato dalle barche che ormeggiano al
'suo' pontile... è stufo di essere il pontile di appoggio del cantiere, non
possiamo dargli torto noi siamo solo di passaggio, lui è qui tutta la stagione.
Mentre attendiamo, arrivano gli addetti della Versilia Marine Service di Sanremo per ritirare le nostre zattere che devono essere revisionate. Andremo a riprendercele fra un paio di settimane.
A
mezzogiorno Futura è finalmente alata, è stata una manovra difficile, con gru in
movimento.
Una breve analisi della carena ci dice che la Boero autolevigante dello scorso
anno ha lavorato abbastanza bene, un pochino meno bene sulla linea di
galleggiamento dove sono presenti vistosi ciuffi di vegetazione e di concrezioni
madreporiche, queste ultime hanno ricoperto completamente l'elica dove
l'antivegetativa non ha proprio retto.
Dopo la pulizia con la idro-pulitrice la carena di Futura presenta molti punti
scoperti fino al gelcoat, tanto che Marco sarà costretto a dare quasi
completamente una mano di Primer impermeabilizzante della Boero. Già l'anno
prima era successo, ma il primer dato si era rivelato ottimo, tanto che è ancora
visibile in molti punti, gli unici dove non è stato necessario ridarlo.
Finalmente alle 14.30 anche Y2K viene alata. Dobbiamo spostarla dal pontile carburanti ed andare ad infilarci facendo zig zag su un altro pontile tra trappe ed ancore in forza. Saremo nella stessa posizione dello scorso anno, ribaltati di 180 gradi. La manovra con la gru è facile e veloce, però si rimane sempre con il fiato sospeso... solo quando è stata messa sull'invaso e quindi picchettata a dovere si può davvero rilassarsi. Il Tattico rimane a bordo per tutto il tempo dell'alaggio assolutamente imperturbabile.
Iniziamo l'ispezione della nostra chiglia. L'antivegetativa
Boero a matrice dura data lo scorso anno, su Y2K si è comportata peggio che su
futura, la carena presenta molta vegetazione a ciuffi in prossimità della linea
di galleggiamento tanto da indurci ad urlare «ci sono le cozze, facciamoci due
spaghetti !!!!!», moltissima vegetazione anche sulle prese a mare in bronzo e
sugli strumenti in plastica.
L'elica è indescrivibile, le concrezioni madreporiche hanno fatto diventare ogni
pala spessa di 4 cm, ecco perchè prima il motore non saliva di giri: faceva
troppo sforzo, in compenso le pale della Max-Prop girano benissimo in entrambi i
lati, merito dell'ingrassaggio dello scorso anno.
Ogni tanto, Willy fa capolino dal pozzetto, si siede sulle
panchette e osserva con sguardo seccato l'ambiente che lo circonda, destando la
curiosità e l'ilarità degli operai del cantiere. Polvere, rumori, odore di
vernici e smalti, gru in movimento: nessun problema, il nostro Tattico è immune
a tutte queste piccole "noie" e ci guarda dall'alto della nostra barca con aria
di superiorità, di chi la sa "lunga" su a chi toccherà tutto il lavoro
pesante...
Marco inizia i lavori su Futura, mentre noi siamo sempre in attesa del nostro turno per l'idro-pulitrice e diventiamo sempre più nervosi: vogliamo assolutamente cominciare a dare primer e prima mano di antivegetativa entro la giornata. Le previsioni danno pioggia per l'indomani e noi desideriamo portarci avanti il più possibile. Purtroppo, la gru deve alare numerose barche e quindi dobbiamo attendere il tardo pomeriggio, verso le 17.00, per il trattamento con l'idropulitrice. Una mezz'ora di getto d'acqua ad alta pressione è sufficiente per eliminare vegetazione, concrezioni e "cozze" varie, quindi aspettiamo che la barca si asciughi e iniziamo a prepararci per lavorare alla carena.
Indossiamo
le tute da lavoro di carta mono uso che Marco ha portato (sembriamo creature
aliene !) e cominciamo la faticaccia.
Iniziamo con il grattare l'opera viva con un spatolina per renderla liscia,
quindi l'applicazione di un Primer Epossidico specifico per il metallo, lo
applichiamo sul bulbo dove la mano di epossidica del cantiere è leggermente
andata via, sull'attacco del bulbo allo scavo, e su tutti i passascafo.
Puliamo di fino nel frattempo anche la Max-Prop con una spatolina ed un pochino
di carta smeriglio.
Finalmente verso le 19.00 lo scafo risulta asciutto. Iniziamo quindi anche con
dare il Primer impermeabilizzante della Boero nei punti ove è visibile il
gelcoat bianco dello scafo (dove l'idropulitrice ha insistito troppo) o dove la
vegetazione si è mangiata tutta la vernice. Il Primer è abbastanza duro da
stendere, usiamo un rullino e un pennellino per i punti più difficili.
Alle 20.30 l'operazione è conclusa, siamo un pochino stanchi ma dopotutto soddisfatti di aver dato almeno il Primer, siamo comunque molto indietro con il piano dei lavori.
Quest'anno non dormiamo in barca, siamo ospiti di un piccolo e
graziosissimo Hotel (Hotel Lucciola) proprio sopra la Marina degli Aregai,
mentre Marco si ferma a casa del suo papà.
Dopo un fantastica doccia, appuntamento alle 22.00 per una bel filetto Argentino
alla griglia da Zio Pepe.
Soddisfatti della cena, stanchi e con qualche doloretto muscolare (che scarsi
che siamo) ce ne andiamo tutti a nanna per ritrovarci il giorno successivo sul
campo di battaglia a Sanremo.